Progetto rosmarino,
cultivar di Montevecchia

Una delle eccellenze del Parco Regionale della Valle del Curone e di Montevecchia è il rosmarino. Una pianta ricca di proprietà benefiche che è ormai diventata un simbolo stesso del Parco. 

Dal 16 aprile 2009, in occasione della revisione del decreto n.361, il rosmarino rientra nell’elenco regionale dei prodotti agroalimentari tradizionali stabiliti dal DM 8/9/99, n.350.

Il rosmarino fa parte delle erbe aromatiche destinate perlopiù al settore alimentare. Si tratta di una specie perenne, sempreverde appartenente alla famiglia delle Lamiacee Lindi.

Il rosmarino è una pianta conosciuta fin dall’antichità ed ha ispirato leggende, tradizioni e medicamenti miracolosi.
Per gli Egizi era simbolo di immortalità, così come in Europa. I Greci, invece,  lo bruciavano con l’incenso a scopo augurale e sacro.

Oggi?

Oggi viene usato molto in cucina per insaporire carni, pesci, minestre, focacce, oli e aceti aromatici, ma ha ancora molteplici proprietà terapeutiche: è antisettico, antispasmodico, diuretico, digestivo, tonico, oltre che usato in fitoterapia per curare l’asma, i capelli, la cellulite, il colesterolo, l’impotenza, la memoria e tanti altri disturbi.

Il nostro obiettivo, oltre a quello di incentivare sempre più la coltivazione e la diffusione di una varietà unica, come quella della cultivar di Montevecchia, è di proteggere e tutelare questa specifica varietà di rosmarino.

Un uso sensato del rosmarino, con effetto tappezzante, magari anche in varietà prostrate, su muretti a secco, può permettere il controllo delle infestanti, diminuendo considerevolmente gli interventi manuali e azzerando gli interventi meccanici.

rosmarino

Perché sostenere il progetto rosmarino?

Perché con la sua funzione repellente tiene lontano gli insetti patogeni, soprattutto la mosca dell’olivo.

Perché il rosmarino diversifica la produzione agricola, con prodotti indiretti come le acque aromatiche e olii essenziali da impiego cosmetico, oltre a quello alimentare.

Perché è un sempreverde, e abbatte tutto l’anno la produzione di CO2, più di quanto possano riuscire a fare le colleghe verdi ma caduche, che spadroneggiano in tutto il Parco.

Per portare avanti la tradizione agreste locale.

Bianco Kira nasce nell’autunno del 2024.
Dall’amore per gli animali, per le piante e dal rispetto per ogni forma di vita. 

rosmarino
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